MONTENERO E LA LEGGENDA DI SAN MICHELE ARCANGELO
Sul Montenero in provincia di Salerno, ogni mese di Maggio viene celebrata La festa di San Michele Arcangelo, ricorrenza di una leggenda nata molti anni fa.
Montenero (Salerno), è un rilievo montuoso situato nel Parco regionale Monti Piacentini.
Il monte, si presenta coperto da boschi di querce e castagni, tranne nell’altopiano dove sono presenti numerose radure, ed è proprio in questo splendido scenario che sono ambientate due antichissime leggende.
Molti anni fa, nel mese di Maggio, San Michele Arcangelo con le sembianze di un pastore si reco sulla rupe, venne a conoscenza che in quel luogo risiedeva Satana, una volta arrivato in quel luogo, prese quattro pietre e le dispose a terra a forma di croce, quando il Diavolo apparve, San Michele rivelò le sue vere sembianze, spaventando il Diavolo che fuggi emettendo grida strazianti. San Michele lo insegui con una spada, e dopo una lunga notte di combattimento il Diavolo abbandonò Montenero ritornando negli abissi infernali.
Dopo qualche mese, l’ Arcangelo Michele fu rivisto all’ingresso di una grotta da un pastore, che si trovava a passare in quella zona, attirato dal muggire del toro. Il pastore racconto di aver visto un giovane dagli abiti splendenti, che ammansiva il toro solo con dei semplici movimenti di mani. Dopo quel episodio, la grotta divenne meta di frequenti pellegrinaggi, molti si spogliarono di tutti i beni terreni e si dedicarono alla solitudine in mezzo a quelle montagne, mentre sull’eremo fu edificata una chiesetta.
Ogni mese di Maggio, si celebra la festa di San Michele Arcangelo, in un clima di ritiro e penitenza dove fino a qualche anno fa, un eremita frustava i pellegrini affinché il dolore li purificasse dai peccati.
Nei pressi delle grotte dell’ Eremo, un viandante fu derubato ed ucciso dai briganti, una volta martoriato appesero il corpo dell’uomo a testa in giù all’ interno della grotta, così che il povero viandante morisse lentamente.
La leggenda racconta, di un tesoro nascosto dai briganti in questo luogo, e per averne accesso prima bisognerebbe placare lo spirito del viandante, sacrificando in suo nome la vita di un bambino innocente.
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Fonte immagini: Internet