IL FANTASMA DELLA TORRE

di Fantasmi leggende e misteri di Napoli e Campania · 15 Luglio 2016

All’interno della torre di un noto palazzo che si trova a Capua, sembra che si aggiri da anni un fantasma, protagonista di uno strano racconto.

PALAZZO FIERAMOSCA

Il Palazzo Fieramosca, sembra che sia stato già esistente nel XIII per volontà di Bartolomeo di Capua, passò successivamente a Ludovico di Durazzo e in seguito, nel 1447 alla famiglia Fieramosca che vi apportò numerose modifiche. Il palazzo che si trova a Capua, tutt’oggi conserva ancora la facciata principale con il portale ovale.
Anche su questo palazzo, aleggia una strana leggenda.
Siamo nel autunno del 1948 precisamente al terzo piano della torre del Palazzo Fieramosca, viveva un vigile urbano di nome Arturo, sua moglie e i tre figli. Quella notte, l’appartamento era freddo e Arturo non si trovava in casa, e Angela come di consueto chiuse a chiave la porta di casa.

PALAZZO FIERAMOSCA

Mentre era intenta a lavare il bucato, improvvisamente sentì un brivido e una sensazione, come di non essere sola in quella stanza, si senti osservata, si voltò e sul vano della porta della camera da letto vide un uomo, vestito in modo elegante ma completamente fuori moda, con un vestito verde militare e uno spadino agganciato ai pantaloni. L’uomo la guardò con uno sguardo fiero, i due si guardarono per qualche istante che a Angela sembrò un eternità, poi si rese conto che la figlia Ester stava dormendo nel letto alle spalle di quel misterioso uomo, con un istinto materno corse verso il letto della bimba nascondendosi sotto le coperte, e ci rimase nascosta fino a dopo poco la mezzanotte. Finalmente Arturo rientrò a casa da lavoro, e trovo la moglie terrorizzata sotto le coperte, Arturo le chiese cosa fosse successo e la moglie l’unica cosa che riusci a dire terrorizzata fu:
“Arturo in questo palazzo non siamo soli”
Non è difficile immaginare che forse il Palazzo Fieramosca tutt’ora infestato dalla presenza di questo misterioso uomo… e chissà forse si tratta proprio dello spirito di Bartolomeo.