LA VERITÀ SUL FANTASMA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO Di NAPOLI

Nel Museo Archeologico di Napoli anni fa fu scattata una fotografia che ritraeva il fantasma di una bambina, quella foto ritraeva davvero uno spettro oppure era solo una bufala?

Museo Archeologico di Napoli

MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI

Oreste Albarano, è un architetto del ministero dei beni culturali, nominato responsabile del cantiere partenopeo, quel giorno era alle prese con la quadratura del cerchio dei lavori al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, aggiornando i progetti e cercando fondi.

Verso l’inizio di primavera ricevette una telefonata dagli operai del cantiere che dichiararono di  avere un problema, nel cantiere succedevano cose strane, una carriola che si piegò su un fianco e all’improvviso cadde, secchi che dovevano essere pieni di acqua venivano ritrovati vuoti, attrezzi da lavoro che venivano lasciati a destra dopo erano ritrovati a sinistra.

Secondo l’architetto queste cose non certificavano la presenza di un fantasma.

Albarano, dopo aver avuto continui allarmi decise di partire per Napoli, una volta giunto al museo decise di scattare delle foto utili per certificare lo stato di avanzamento dei lavori. Lo fece con il cellulare perché non erano documenti ufficiali e servivano solo come promemoria. Dopo una decina di giorni, trasferì le fotografie dal cellulare al compiuter, si accorse che in uno scatto compariva qualcosa di strano, una bambina, vestita con abiti antichi.

Adirato, chiamò il cantiere ricordando agli operai che era rigorosamente vietato portare i bambini all’interno del cantiere, perché pericoloso. Gli operai, giurano che non c’era mai stato nessun bambino al cantiere, dopo una lunga discussione si decise di esaminare meglio la foto:

 

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FOTO DEL FANTASMA SCATTATA AL MUSEO

Sullo sfondo c’era qualcosa che assomiglia vagamente a una bambina, ma non era certamente la figlia di uno degli operai. La notizia trapelo ovunque, ogni giornale, telegiornale, e siti web parlarono del fantasma fotografato nel Museo Nazionale di Napoli, si vociferava anche che Albarano avesse chiamato una squadra di Ghostbusters. Voce più volte smentita dalla direttrice del Museo Valeria Sanpaolo che non credeva per nulla alla presenza dei fantasmi e alla domanda che le venne fatta riguardante la famosa fotografia rispose che l’ aveva vista e per lei non aveva nessun significato, perché ormai con la tecnologia si può fare tutto.

E infatti su questo aveva pienamente ragione, dato che si è scoperto che esiste un applicazione sull’ i-phone , chiamata Ghost Capture,che permette di scegliere il tipo di fantasma, la posizione, e metterlo sulla foto che si preferisce.

Guarda caso, uno dei modelli di fantasma a scelta nell’applicazione assomiglia incredibilmente a quello che compare nella foto ingiallita del museo, una bambina in bianco e nero con tanto di vestitino e gonna a pieghettine. Da notare che le pieghe della gonna e l’elemento della corda sono troppo simili per non essere la stessa immagine. Probabilmente l’autore della foto ha dovuto modificare i colori e la saturazione della foto, ma con una semplice applicazione per la rielaborazione di immagini per i-phone, è un gioco da ragazzi, che ruba pochi minuti fatta anche dal cellulare.

Quindi, il fantasma che appare nella foto e il modello a scelta nella applicazione sarebbero la stessa figura. Almeno su questo “mistero” non ci sono più dubbi…. È UNA BUFALA!

I MODELLI DI FANTASMI CREATI DALL’APPLICAZIONE GHOST CAPTURE

LE DUE IMMAGINI MESSE A CONFRONTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Fonte immagini: Internet

 

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