I FANTASMI DEL CASTELLO DI BAIA

Il Castello Aragonese di Baia, venne costruito per difendere il golfo di Pozzuoli, dalle incursioni saracene alla fine del XV secolo. Ancora oggi, alcune persone del luogo ritengono che il castello sia infestato.

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IL CASTELLO DI BAIA

 

Il Castello Aragonese di Baia, venne costruito per difendere il golfo di Pozzuoli dalle incursioni saracene alla fine del XV secolo.
Il Re di Francia Carlo VIII minacciava di invadere il Regno, per ordine di Re Alfonso II d’Aragona , fu quindi avviato un programma di fortificazioni difensive del golfo di Napoli, a protezione della costa flegrea e della capitale del Regno. Il castello di Baia, fu edificato sul promontorio, e venne munito di mura, fossati e ponti levatoi, che lo rendevano pressoché inespugnabile, impedendo l’avvicinamento delle flotte nemiche e lo sbarco di truppe che avrebbero potuto assalire Napoli con una manovra di aggiramento.


L’eruzione del 29 settembre 1538 provocò gravi danni al castello, il vicerè don Pedro Alvarez de Toledo, marchese di Villafranca lo fece ricostruire ed ampliare. Dopo l’unità d’italia, per il castello comincio un periodo di lenta decadenza e di abbandono.
La fortezza, passò nel 1887 sotto l’amministrazione di vari ministeri: prima quello della Marina, poi degli Interni, ed infine della Difesa.
Nel 1927 lo Stato ne dispose la concessione al Reale orfanotrofio militare. Per questa nuova destinazione d’uso, negli anni 1927-1930 vi furono eseguiti numerosi lavori di ristrutturazione che, inevitabilmente comportarono aggiunte ed alterazioni. Durante la seconda guerra mondiale, il castello fu utilizzato come carcere militare, e come soggiorno per prigionieri di guerra.
L’orfanotrofio militare, rimase fino al 1975, anno in cui l’ente fu sciolto. Passato quindi alla Regione Campania, in occasione del terremoto dell’Irpinia del 1980,  il castello venne occupato parzialmente per alcuni anni da famiglie terremotate.
Nel 1984 è stato definitivamente consegnato alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta,  perché diventasse sede del Museo archeologico dei Campi Flegrei.
Non c’è da stupirsi se ancora oggi nei sotterranei del castello di Baia secondo alcune persone, è possibile udire urla strazianti, e lamenti, in alcuni casi anche il classico rumore di catene, di quelle persone che all’interno della fortezza sono morte, ma che hanno lasciato l’anima vagare in questo stupendo luogo.

 

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IL CASTELLO DI BAIA

 

 

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Fonte immagini: Internet

 

 

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