GLI SPIRITELLI PORTAFORTUNA DI CASERTAVECCHIA

Il borgo medievale di Casertavecchia è un luogo magico, passeggiando per le caratteristiche stradine, ci si può imbattere in piccole botteghe che vendono lo Spiritello Portafortuna.

LO SPIRITELLO PORTAFORTUNA

 

Il borgo medievale di Casertavecchia è un luogo magico, dove il tempo sembra si sia fermato, sorge alle pendici dei monti Tifatini e conta circa 180 abitanti.
Il borgo, nel corso degli anni ha subito diverse dominazioni, nel VIII secolo divenne una rocca dei longobardi.
Durante le incursioni saracene, che devastavano le città della pianura, gli abitanti e il clero delle zone circostanti si rifugiarono a Casertavecchia.


La popolazione aumentò, e venne costruita l’attuale cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo.

Nel 1442 il borgo passò sotto il dominio aragonese, da quel momento iniziò per Casertavecchia un lungo periodo di decadenza.
Grazie ai Borboni e alla costruzione della Reggia di Caserta, il borgo iniziò ad essere meta di interesse turistico.

Passeggiando per le caratteristiche stradine, ci si può imbattere in piccole botteghe che vendono souvenir del posto, tra i tanti cimeli

URSULA PANNWITZ

quello che sicuramente attirerà la vostra attenzione, saranno dei coloratissimi ed allegri vasi di terracotta con buffe espressioni, decorati a mano dagli artisti del luogo, sono conosciuti da tutti con il nome di Spiritelli Portafortuna.

Per conoscere meglio la storia degli Spiritelli bisogna fare un piccolo viaggio indietro nel tempo, agli anni 70 quando una artista tedesca di nome Ursula Pannwitz, si innamorò del magico borgo e decise stabilirsi qui. Acquistò il rudere di una chiesetta sconsacrata del XI secolo, con tanto lavoro e con le sue sole forze, riuscì a creare una casa stupenda, la famosa Casa delle Bifore, chiamata in questo modo per la presenza di due finestre a bifore.
La donna aveva un grande carisma, ed era molto amata dai cittadini di Casertavecchia, infatti mentre costruiva con le sue mani quella che in seguito sarebbe divenuta la sua casa, veniva ospitata dagli abitanti del borgo, e proprio in quel periodo rimase affascinata dalle pentole di rame dove di solito si cucinavano i fagioli o il ragù, osservando le forme di queste pentole gli venne l’idea di creare Le Faccine, un piccolo vaso di terracotta dipinto con un coperchio di legno, dove poi venivano disegnati gli occhi, il naso e la bocca.
Una volta terminata la sua bellissima casa, aprì un laboratorio e iniziò a far conoscere a tutti Le Faccine.
Un giorno Ursula, invitò per un caffè una sua grande amica, l’attrice e sensitiva Guliettia Masina che appena vide la creazione dell’artista, indicandolo esclamò “Lo Spiritello” e aggiunse che lo spiritello portava fortuna, e che all’interno della casa dell’artista avvertiva degli spettri benevoli.
Da quel giorno, il simpaticissimo vaso di terracotta venne battezzato con il nome di ” Spiritello Portafortuna” dove al suo interno è possibile mette un foglietto con su scritto un desiderio che poi dovrebbe avverarsi.
Ursula morì nel 2014 ma ha voluto che questo vasetto diventasse il simbolo di Casertavecchia, infatti ancora oggi è facile trovarlo nelle botteghe essendo divenuto il simbolo della fortuna.

 

 

CASA DELLE BIFORE

 

 

 

 

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Le immagini senza Watermark sono state reperite in internet

 

 

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