IL CASTELLUCCIO DELLE JANARE

di Fantasmi leggende e misteri di Napoli e Campania · 9 Aprile 2016

Buccino in provincia di Salerno, la storia di una bellissima ragazza diventata strega per vendetta.

RICOSTRUZIONE CON UN PROGRAMMA DI GRAFICA DEL VISO DELLA JANARA DI BUCCINO

Il Castelluccio delle Janare (Buccino prov. Salerno) è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti. Un piccolo castello di tre piani, con torri grandi e circolari. Anni fa, il proprietario di questo castelluccio era un ricco signore, che aveva un unico figlio che tutti chiamavano Don Luigino, il ricco proprietario riponeva nel figlio mille attenzioni.
Un giorno Luigino, facendo una passeggiata per le sue terre intravide una bellissima ragazza, aveva capelli lunghi neri e una bellezza rara.

Subito se ne innamorò ricambiato, tutto procedeva nei migliori dei modi fino a quando la ragazza rimase incinta, il ragazzo essendo innamorato avrebbe voluto sposarla e crescere il loro figlio insieme, ma il padre non acconsentì, dato le origini umili della ragazza, e oltre a proibire il matrimonio mandò un suo fidato a prelevare il bimbo segregandolo in uno scantinato.

Dopo questo avvenimento, la ragazza iniziò a comportarsi in modo strano, e a essere scontrosa con tutti, parlava con i serpenti, e si dice che ogni volta che vedeva un bambino pronunciava strane frasi in una lingua incomprensibile, e subito dopo il bambino diventava storpio, e in alcuni casi moriva, inoltre mandò una terribile maledizione sul suo innamorato, e sui figli che avrebbe avuto in seguito.
Iniziarono a chiamarla la “Janara”.
Anni dopo, Don Luigino si sposò ed ebbe un figlio, ma avendo paura delle orribili maledizioni della donna lo teneva sempre nascosto nel castello.
Una sera, la Janara stava camminando sulla stradina vicino al castelluccio, alcuni inservienti sbadatamente avevano lasciato la porta aperta, così la strega intravide il bambino, iniziò a borbottare stranamente e poi si mise a ridere.
Il bambino subito dopo iniziò a piangere senza smettere.
Don Luigino, si recò a casa della Janara e la condusse al castello, la pregò di non far morire il suo bambino, poi la rinchiuse nella stalla.
Durante la notte, il bambino morì, e nel momento in cui esalò il suo ultimo respiro si udii la risata della Janara.
Don Luigino, accecato dalla rabbia e dal dolore prese un coltello, e si reco nella stalla dove pugnalò più volte la donna.
Da quella tragica notte, sono state moltissime le testimonianze di fenomeni paranormali in questo luogo, molti contadini affermano di aver visto almeno una volta la bellissima ragazza girare nei dintorni del castello, seguita da uno sciame di insetti, ma non solo, risate e urla disumane si udirebbero nel silenzio della notte.
Ci sono numerosissime testimonianze raccolte, e da un quadro dell’epoca, realizzato da un pittore autodidatta, e grazie ad un sofisticato programma di grafica si è cercato di ricostruire il viso della ragazza, ovviamente si tratta di una ricostruzione approssimativa.
Riguardo a questa leggenda circola in rete una storia:
“Ciao mi chiamo Ivan sono da sempre grande appassionato di storie di fantasmi, infatti e da anni che studio a visito luoghi strani è misteriosi, ma passiamo a ciò che mi è successo, nel mio paese si trova un castelluccio su cui si mormorano da sempre strane leggende,si dice che tra le sue mura fu uccisa una Janara una sorta di strega molto crudele, secondo la leggenda fu uccisa che aveva circa 25 anni, molto spesso i miei nonni e alcune persone anziane mi raccontavano di aver visto alcuni serpenti strisciare e subito dietro di loro una ragazza da viso molto pallido e lunghi capelli neri, io nn davo credito a questa storia però essendo incuriosito una notte vero le 24 mi recai al castelluccio mentre io è un mio amico lo visitavamo mi accorsi che il mio amico non era più al mio fianco, così iniziai a cercarlo e mentre lo cercavo intravidi una ragazza vestita di nero con un viso bianco come un cadavere che mi guardava e sorrideva, un sorriso da gelare il sangue, pensavo fosse uno scherzo del mio amico così non diedi peso alla cosa, anche se lui mi giurava che non era così, il giorno dopo ricostruii con un programma di grafica il viso della ragazza che avevo visto…cosi quasi per scherzo e lo mostrai ad alcune persone anziane che erano vissute ai tempi in cui accaderò i fatti!…le loro facce ancora adesso non riesco a togliermele dalla mente! come ancora adesso non riesco a cancellare dalla mia mente quel volto così bello e allo stesso tempo diabolico!…“