I MISTERI DELLA MADDALENA: IL PRIMO MANICOMIO ITALIANO

A Caserta, venne costruito il primo manicomio italiano. Attualmente è in uno stato di abbandono, sembra che di notte le anime dei pazienti infestino questo luogo.

manicomio maddalena

LA MADDALENA

 

Il 5 maggio 1813 ad Aversa, fu inaugurato la Real Casa Dè Matti, ovvero il primo manicomio italiano, opera del francese Gioacchino Murat, allora Re di Napoli, costruito su un terreno che prima ospitava un lebbrosario ( in epoca angioina) e poi un convento dei frati.

Nella struttura, vennero rinchiuse tutte quelle persone considerate matte, ma anche donne accusate di adulterio, oppure ragazzi o ragazze considerati troppo vivaci. Il

LE SCRITTE DEI PAZIENTI RITROVATE ALL’INTERNO DELLA MADDALENA



complesso diventò sempre più famoso, grazie anche ai nuovi metodi terapeutici, che consistevano nel far svolgere ai pazienti attività ricreative, come il suonare uno strumento, oppure dipingere o altre attività che non richiedevano la chiusura di un paziente in una stanza in solitudine, oppure nella somministrazioni di medicinali.

La Maddalena, divenne presto sede di orgoglio tanto che Re Ferdinando, ci portava i nobili in visita.
Ma con il passare degli anni, il manicomio assunse sempre di più l’aspetto di un vero e proprio ospedale. Fino a che, nei primi anni ottanta, la Maddalena venne chiusa dopo la Legge Bersaglia.
Da allora, la struttura ha vissuto anni difficili abbandonato, distrutto e derubato. Ed è proprio tra le aeree distrutte di questa immensa struttura, che di notte si vedono ombre sinistre e si odono ancora le urla strazianti, di tutti quei pazienti che sono morti nella disperazione e nella solitudine.
Un luogo perfetto per le anime in pena, che non hanno mai trovato pace in vita, e probabilmente,  non riusciranno a trovare pace nemmeno da morti.

 

La Maddalena

LA MADDALENA

 

 

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Fonte immagini: Internet

 

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