LA MAGICA TARANTELLA DI CARMELINA

La meravigliosa isola di Capri è uno dei luoghi più magici e pittoreschi della Campania. La leggenda che racconteremo ha come protagonisti una bella ballerina e il fantasma dell’imperatore Tiberio.

CARMELINA PRESSO LE ROVINE DEL MONTE TIBERIO

 

La meravigliosa isola di Capri è uno dei luoghi più magici e pittoreschi della Campania.
L’isola divenne celebre dopo la scoperta della Grotta Azzurra, da quel momento Capri ha ospitato viaggiatori e uomini illustri come l’imperatore romano Tiberio, che si autoesiliò sull’isola nella splendida Villa Jovis.
La leggenda che racconteremo ha come protagonisti una bella ballerina e il fantasma dell’imperatore Tiberio.
Agli inizi del Novecento nei pressi del “Salto di Tiberio” uno strapiombo dal quale, secondo la leggenda, l’imperatore Tiberio faceva precipitare gli schiavi irrequieti, si trovava un osteria di proprietà di Carmelina Corrotta, che oltre ad essere una donna dal bell’aspetto era anche una danzatrice di tarantella.


La “Bella Carmelina”, cosi soprannominata da tutti, deliziava i suoi ospiti non solo con del buon vino e dell’ottimo cibo ma anche con dei racconti, tra questi, quello che

CARMELINA CORROTTA

amava più di tutti raccontare era che, nelle notti di luna piena, pervarsa da un furore mistico, essa stessa a piedi nudi danzava la tarantella per consolare lo spettro di Tiberio, mentre lui le raccontava gli intrighi ed i vizi della sua epoca.

Carmelina descriveva lo spettro come un uomo angosciato, che si aggirava tra le rovine del suo palazzo, e che solo la sua danza aveva il potere di alleviare il tormento del povero uomo.
Col passare del tempo, la fama di Carmelina crebbe, nella sua osteria accorrevano turisti per vederla danzare e ascoltare il magico racconto, la cui magia venne spezzata, quando a Capri giunse Amedeo Maiuri, un famoso archeologo incaricato di effettuare gli scavi a Villa Jovis.
Carmelina non prese bene i lavori di scavi, lo scenario romantico del suo racconto perse tutta la magia, l’osteria non era più un luogo di ritrovo di intellettuali e romantici, ma divenne invasa da operai stanchi e sporchi di polvere.
Carmelina nutrì per molti anni un profondo rancore verso quell’uomo che le aveva sottratto la magia della tarantella.
Carmelina all’età di 75 anni, dopo aver distrutto le sue vesti da ballo, si suicidò.
La leggenda vuole che fu lo spirito dello stesso Tiberio ad ispirare il drammatico gesto, per avere sempre al suo fianco la “Bella Carmelina”.

 

 

LAPIDE IN ONORE DI CARMELINA

 

VEDUTA DALL’ALTO DI VILLA JOVIS

 

 

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Fonte immagini: Internet

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