LA NOTTE DI NATALE IL FANTASMA DI RAIMONDO DI SANGRO
Come per ogni buon “mago” che si rispetti, anche sulla morte del principe Raimodo di Sangro avvenuta a Napoli il 22 Marzo del 1771, c’è un alone di leggendario mistero: si crede che abbia voluto sfuggire alla morte.
Come per ogni buon “mago” che si rispetti, anche sulla morte del principe Raimodo di Sangro avvenuta a Napoli il 22 Marzo del 1771, c’è un alone di leggendario mistero: si crede che abbia voluto sfuggire alla morte. Con l’aiuto della chimica e delle forze del male, come narra la leggenda, egli dispose tutto in modo da poter resuscitare dopo qualche mese dalla morte. Volle restare solo per preparare il suo incantesimo, e fece allontanare la sua famiglia, mandandola presso le sue tenute in Sansevero. La sua morte, sarebbe dovuta durare nove mesi, fece credere a tutti che era partito da Napoli, lasciò le istruzioni al suo aiutante, uno schiavo moro, il quale seguendo le sue indicazioni lo tagliò a pezzi e lo mise in una cassa dalla quale sarebbe poi uscito integro, da solo, senza ausilio alcuno, a tempo prestabilito, resuscitato ed immortale.
Ma dal principe ci si poteva aspettare di tutto: il suo corpo non è mai stato trovato; ancora oggi, a Napoli si sostiene che nel vicolo dove è ubicato il palazzo del principe di Sangro, di notte si odono passi e i tintinnii di speroni, e rumori notturni, e talvolta è possibile udire il frastuono degli zoccoli dei cavalli della carrozza del principe, lungo la Via Francesco de Sanctis, nelle notti di luna nera.
Mentre nella notte di Natale, si intravedono le fiammelle delle candele dai finestroni della Cappella Sansevero, e si sente musica sacra proveniente da un organo. L’alone di mistero intorno allo scienziato, alla sua dimora, e alla sua cappella esercita ancor oggi un fascino morboso e suggestivo che mai si estinguerà.
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Le immagini senza Watermark sono state reperite in internet