LE FATE DELLA CATTEDRALE DI CASERTAVECCHIA
All’interno della bellissima Cattedrale di Casertavecchia, nasce un antica leggenda che lega l’affascinante borgo alle fate.
Il borgo medievale di Casertavecchia è un luogo magico, dove il tempo sembra si sia fermato, sorge alle pendici dei Monti Tifatini e conta circa 180 abitanti.
Il borgo nel corso degli anni ha subito diverse dominazioni, nel VIII secolo divenne una Rocca dei Longobardi.
Durante le incursioni saracene, che devastavano le città della pianura, gli abitanti e il clero delle zone circostanti si rifugiarono a Casertavecchia.
La popolazione aumentò e venne costruita sui resti di una precedente chiesa di origine longobarda l’attuale Cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo.
I lavori della Cattedrale iniziarono nel 1113, grazie ai numerosi restauri e rifacimenti nel corso dei secoli, essa risulta essere la perfetta fusione di diversi stili architettonici. L’interno è diviso in tre navate scandite da diciotto colonne di spoglio, quasi tutte di marmo cipollino, che sorreggono archi a tutto sesto. I capitelli, tutti diversi l’uno dall’altro provengono evidentemente da antichi edifici di età romana di età imperiale.
All’interno della bellissima Cattedrale, nasce un antica leggenda che lega Casertavecchia alle fate.
Si racconta che le colonne di marmo presenti all’interno della cattedrale provenissero dall’antica Calatia che era posta in pianura, il peso delle colonne non consentivano di essere trasportate fino a Casertavecchia, le fate dei Monti Tifatini vedendo gli abitanti in difficoltà corsero in loro aiuto. Ogni fata trasportò una colonna in bilico sulla testa, grazie all’aiuto di queste magiche creature la cattedrale di Casertavecchia poté essere completata.
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Le immagini senza Watermark sono state reperite in internet