IL MISTERO DELLA MUMMIA DI BONITO

In provincia di Avellino,  si trova un piccolo paesino medievale di nome Bonito, in questo luogo nasce una leggenda molto particolare

mummia bonito

MUMMIA DI VINCENZO CAMUSO

In provincia di Avellino, a cavallo delle valli dell’Arvi e del Calore, si trova un piccolo paesino medievale di nome Bonito, in questo luogo nasce una leggenda molto particolare.

Antonio Nardone, era un ingegnere che nel 1962 si trovava in Venezuela, nel corso di una seduta spiritica, la medium che la guidava, improvvisamente iniziò a parlare in dialetto bonitese, proferendo le seguenti parole: “Io sono… Beato da Bonito, 47 grazie tramite Padre Pio”, inoltre dichiarò di essere lo spirito di un uomo di nome Vincenzo Camuso morto nel 1588, disse che in vita era stato un ostetrico, e che una volta morto venne sepolto sotto la chiesa dell’Oratorio di S.M. Annunziata a Bonito.

Lo spirito chiese all’ingegnere di scrivere una lettera al sindaco del paese, desiderava che il suo corpo venisse riportato alla luce, ma l’ ingegnere spaventato ignorò la richiesta, fu solo in seguito ad una successiva seduta spiritica, una volta che lo spirito si ripalesò rimproverandolo per aver ignorato il suo desiderio, che l’ ingegnere decise di mandare la sua richiesta al sindaco, e così venne riesumato il corpo mummificato di Vincenzo Camuso.

Nell’ ex Chiesa dell’Oratorio di Bonito, avveniva una pratica abbastanza diffusa in quell’epoca, quella della “scolatura” dei cadaveri: i defunti venivano collocati dentro nicchie lungo le pareti, seduti su appositi sedili muniti di un ampio foro centrale, e di un vaso sottostante per il deflusso e la raccolta dei liquidi cadaverici.

MUMMIA DI VINCENZO CAMUSO

I cadaveri venivano fatti scolare, lo scopo di questa pratica era proprio quello di liberare ed essiccare le ossa tramite il deflusso dei liquidi cadaverici e talvolta raggiungere una parziale mummificazione, prima che i resti venissero effettivamente sepolti.

Quando fu aperta la nicchia di Vincenzo, insieme a lui furono rinvenuti altri due cadaveri indecomposti e ancora seduti sui appositi sedili, due dei quali si disfecero a contatto con l’aria, l’unico che rimase intatto era quello di Vincenzo Camuso.

Davanti a questo avvenimento, si inizio’ a gridare al miracolo, e i fedeli del posto decisero di conservare la mummia all’interno di una teca di vetro.

Col passare del tempo molti credenti speranzosi di ricevere una grazia, si recarono presso la Cappella, e iniziarono a chiamare la mummia “Zi Vicienzo”.

Intorno a Zi Vicienzo, si raccontano svariate storie, sembra che sia vendicativo con chi lo offende o non crede nei suoi poteri, pare che appaia in sogno colpendo la vittima con un bastone, mentre altre volte sembra appaia in sogno per compiere guarigioni come testimoniano i numerosi ex-voti.

Tra le tante testimonianze, si racconta quella di una donna di Gesualdo (Av) affetta da un brutto male, una notte le venne in sogno Vincenzo che le chiese di andarlo a trovare, la signora si recò da lui e dopo poco tempo guarì.

Una nobildonna della zona, per non creare scandalo e pudore, fece coprire il volto della mummia, quella notte in sogno alla donna apparve Vincenzo che la persuase, con i suoi soliti modi bruschi, a scoprire il suo volto, e da allora nessuno ha osato più coprirlo.

Col passare del tempo, molti credenti speranzosi di ricevere una grazia, si recarono presso la Cappella, e non sono poche le persone che dicono di essere state aiutate da lui nei momenti di bisogno, anche se sembra che Zi Vincenzo abbia un rapporto speciale con le partorienti, tantissime infatti, sono le donne che dichiarano di essere state assistite da Zio Vincenzo Camuso durante il parto.

La Chiesa pare non si sia mai espressa ufficialmente sulla vicenda, non nega nè afferma la sua santità, invece per tutti i fedeli lui è un’entità sacra e benedetta, anche se della sua storia non si conosce molto, se non quello che, tanto tempo fa dalla lontana Venezuela disse una medium.

EX VOTI DI VINCENZO

 

 

 

Seguiteci anche su Facebook: Fantasmi leggende e misteri di Napoli e Campania

Fonte immagini: Internet

Ti potrebbe interessare anche...

error: CI HAI PROVATO ;)