O’ CURNICIELL

O’ curniciell fa parte della cultura popolare da secoli, ma non tutti conoscono la sua storia, e cosa bisogna veramente fare per far si che questo oggetto porti fortuna.

Curniciell

O’ CURNICIELL

A Napoli “ O’ Curniciell,” fa parte della cultura popolare da secoli, proprio per questo non è inusuale passeggiare per i vicoli di Napoli, e trovare il corno quasi ovunque, specialmente a San Gregorio Armeno dove il corno fa da “padrone” nelle piccole botteghe:
lo si può trovare nell’oggettistica per la casa, nei portachiavi, ma anche braccialetti e collane, e così di seguito!
Il corno, trae le sue origini nel neolitico, quando gli abitanti delle capanne usavano porlo fuori all’uscio di casa, come auspicio di fertilità, a quei tempi si credeva che più un popolo era fertile e più era potente, dato che il corno rappresenta il fallo e quindi la potenza sessuale, mentre nell’antico Egitto invece venivano offerti come doni votivi alla Dea Iside affinché assistesse gli animali nel momento di procreare.


La gente comune, per imitare i potenti, iniziarono a costruirsi da solo piccoli amuleti a forma di corno con materiali poveri come il legno o la terracotta, ma anche con il corallo perché si credeva che avesse le capacità di scacciare i malocchi e le fatture.
Sono davvero tante le civiltà, e le testimonianze storiche che narrano gli effetti benefici di questo antico strumento.
Perché il corno porti fortuna, deve essere categoricamente rosso, e fatto a mano e non deve venire assolutamente acquistato ma solo regalato.
Il rosso, rappresentava nel medioevo, il sangue dei nemici ma era anche il simbolo di vitalità e virilità, di tenacia e di vittoria. Il rosso, è associato al peperoncino che rappresenta la “malalingua” cioè lo sparlare; è quindi un amuleto di contrasto, inoltre il colore rosso, fin all’antichità, ha avuto anche valore difensivo.
Deve essere fatto a mano, perché cosi realizzato acquisisce benefici dalle mani di chi le produce.  Quando si regala il corno,  o viene regalato, bisogna che lo si attivi, perciò si chiede alla persona che lo riceve di aprire la mano sinistra, e gli si punge il palmo con la punta del corno, da quel momento, il corno è attivato; se invece, si ha intenzione di tenerlo in casa, per proteggerla dagli influssi negativi di persone che la frequentano, è indispensabile strofinare la punta del corno sull’uscio e poi appenderlo all’ingresso.
Un altra particolare usanza, vuole che il corno deve rompersi, quasi sempre sulla punta per portare fortuna. Non a caso, dal 700 in poi, la maggior parte dei corni venduti e regalati era di terracotta, facile da spezzarsi. Quando si rompe, manda via le negatività che si sono addensate sulla persona o sulla casa.

 

551801_4468460317748_1901829671_n-833x554

IL CORNO NELLE BOTTEGHE DI NAPOLI

 

Seguiteci anche su Facebook: Fantasmi leggende e misteri di Napoli e Campania

Fonte immagini: Internet

 

 

Ti potrebbe interessare anche...

error: CI HAI PROVATO ;)