SAN VINCENZO FERRER: O’ MUNACONE DELLA SANITÀ

San Vincenzo Ferrer è il patrono del Rione Sanità, che festeggia il Santo, a cui sono stati attribuiti numerosi miracoli due volte l’anno con una processione  molto sentita dal popolo.

BASILICA DI SANTA MARIA ALLA SANITÀ

Napoli è la città dalle 500 cupole, una di quelle più famose si trova nel rione Sanità e appartiene alla Basilica di Santa Maria della Sanità, conosciuta da tutti anche con il nome di Chiesa di San Vincenzo alla Sanità.

La chiesa sorge sopra il sito delle Catacombe di San Gaudioso, e venne fondata tra il 1602 e il 1610 da Fra’ Vincenzo de Nuvola.

All’interno della Basilica, venne ritrovata un antica raffigurazione della Vergine, al seguito del ritrovamento, i fedeli chiesero all’allora vescovo di Napoli di edificare una chiesa e di dedicarla alla Vergine, fu innalzata la Chiesa di Santa Maria della Sanità.

L’immagine è ancora presente nella chiesa, inoltre è conservata anche una statuetta in legno di San Vincenzo Ferrer chiamato affettuosamente “O’ Munacone“.

San Vincenzo, nacque in Spagna nel 1350 era un predicatore medievale appartenente all’ ordine domenicano. Durante l’assedio di Avignone, il frate cadde gravemente malato,  la leggenda narra che venne guarito da Gesù e San Domenico, che gli avrebbero ordinato di predicare e convertire le folle in attesa dell’imminente giudizio universale.

STATUA DI SAN VINCENZO FERRER

Vincenzo divenne un gran predicatore, viaggiò tra le città di Occidente sollecitando la pace e l’unità della chiesa, durante i suoi viaggi convertì numerosi peccatori, e compì centinaia di resurrezioni.

Morì in Bretagna nel 1419 durante uno dei suoi numerosi viaggi, e venne proclamato santo nel 1458.

A San Vincenzo Ferrer gli vengono attribuiti più di ottanta miracoli accertati.

Il suo culto, si è diffuso nei secoli in tutta l’Europa, in particolar modo a Napoli, dove San Vincenzo Ferrer è compatrono insieme ad altri 51, di cui sette spagnoli, in seguito divenne patrono del Rione Sanità che festeggia il Santo due volte all’anno:

Il 5 Aprile, giorno della ricorrenza della sua morte, dopo la funzione la statua del Santo viene portata in spalla dalle associazioni cattoliche, per poi passare al momento del rito “trase e jesce” dove i portatori incitati dal capo paranza, si fermano e poi tornano indietro di tre passi quasi saltellando, e così per tre volte.

La seconda data è il primo martedì di Luglio, quando si festeggia San Vincenzo Ferrer, in questa data si celebra il miracolo a lui attribuito della fine del colera del XVII sec.

Secondo le credenze, la statua fu portata in processione in occasione dell’ennesima epidemia da cui venne sconvolta la città, e grazie all’ intercessione del santo il contagio cessò.

In questa occasione, la piazza viene addobbata con luminarie e bancarelle, e anche in questa occasione, la statua del santo viene portata in precessione.

I bambini, vestiti di bianco come San Vincenzo e le bambine vestite da contadinelle accompagnano il santo, terminata questa ritualità seguono festeggiamenti canori e fuochi pirotecnici.

PROCESSIONE DI SAN VINCENZO FERRER

 

 

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Fonte immagini: Internet

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