CHIESA DI SANT’ ELIGIO E LA LEGGENDA DELL’ARCO

Nei pressi di Piazza Mercato si trova la Chiesa di Sant’ Eligio Maggiore, al suo esterno c’è un arco con un orologio, protagonisti di una leggenda che non tutti conoscono. Scopriamola insieme!

Chiesa di Sant’Eligio Maggiore.

CHIESA DI SANT’ ELIGIO MAGGIORE

 

Nei pressi di Piazza Mercato, si trova la Chiesa di Sant’Eligio Maggiore. La costruzione risale al 1270 sul terreno dove poco prima era stato decapitato da tre cavalieri francesi Corradino di Svevia.
La chiesa fu affiancata da un ospedale, l’intero complesso godette della protezione e dei privilegi reali.
Nel XVI secolo il vicerè spagnolo Don Pedro De Toledo, all’interno dell’ospedale vi fondò il Conservatorio per le Vergini, una sorta di educandato femminile dove le fanciulle venivano istruite al servizio infermieristico.


All’esterno della chiesa si può ammirare L’Arco di Sant’ Eligio che collega il campanile con un edificio adiacente alla struttura.

L’ Arco è costruito su due piani, al primo è presente un orologio, sotto la sua cornice sono scolpite due teste, ed è proprio su queste due teste che nasce una leggenda.

INTERNO DELLA CHIESA DI SANT’ ELIGIO MAGGIORE


Un nobiluomo senza scrupoli di nome Antonello,  appartenete alla famiglia dei Caracciolo si innamorò di una sua vassalla molto più giovane di lui Irene Malerbi, l’amore del uomo non era corrisposto, e non riuscendo in nessun modo a farla innamorare e ne tanto meno a corromperla, Antonello accusò ingiustamente il padre della giovane di omicidio, lo fece imprigionare e disse alla fanciulla che avrebbe scarcerato il padre solo se lei si sarebbe decisa a sposarlo.
Il padre della povera fanciulla disperato chiese udienza ad Isabella D’ Aragona, per ottenere giustizia.
La regina ascoltò il racconto dell’uomo inorridita, ordinò alle sue guardie di catturare il nobile signore.
Isabella, costrinse Antonello Caracciolo a sposare la giovane pubblicamente nella piazza del Mercato, appena la funzione religiosa fu terminata Isabella fece decapitare Antonello, così la giovane Irene acquisì di diritto l’eredità dell’uomo, in questo modo fu fatta giustizia.
Affinché l’episodio restasse a lungo nella memoria, le teste dei due giovani sposi, l’uomo violento e la donna vittima, furono scolpite sopra l’arco dell’orologio di Sant’ Egidio, infatti se si osserva bene l’arco non è difficile notare le due sculture di marmo una virile e barbuta e di fianco un altra femminile.
Le due sculture si trovano ancora lì, come per ricordarci ogni volta che alziamo lo sguardo, un altra delle innumerevoli storie che appartengono a questa città.

 

LE DUE SCULTURE DEI VOLTI IN MARMO POSTI SOTTO L’ OROLOGIO DELL’ARCO

Arco e orologio

ARCO E OROLOGIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Fonte immagini: Internet

 

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